Cosa indica la parola mindfulness?
- La mindfulness è stata definita “il prestare attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (Kabat-Zinn 1994).
- La parola “mindfulness” è la versione inglese della parola “sati” dell’antica lingua pali delle scritture buddhiste e può essere tradotta con “consapevolezza“, “attenzione consapevole“, “meditazione di consapevolezza“.
La mindfulness si rifà alla pratica meditativa vipassana, la più antica delle pratiche buddhiste, e si colloca nella tradizione buddhista theravada, nata nell’Asia meridionale e sud-orientale e in uso da oltre 2500 anni. La parola vipassana significa “visione profonda“. La pratica della mindfulness non richiede l’adesione al credo buddhista.
- La consapevolezza consiste nell’essere pienamente presenti a noi stessi e a quello che ci circonda. Consiste nel rimanere presenti a ciò che c’è così com’è, senza reagire, senza la pressione a cambiare ciò che c’è. Osservando profondamente ed essendo completamente nel “qui e ora”, ci liberiamo dal passato e dal futuro.
- Lo scopo della mindfulness è divenire attenti e presenti a ciò che la propria mente sta vivendo.
- La mindfulness si sviluppa esclusivamente con la pratica diretta e continuativa. Non può essere insegnata attraverso un’esposizione concettuale come se fosse una materia scolastica. Somiglia ad una forma d’arte che si sviluppa con il tempo e con una pratica regolare, quotidiana, sia formale che informale.
- La mindfulness è sempre più studiata dalle scienze occidentali come metodo per contribuire alla guarigione psico-fisica e per mantenere uno stile di vita salutare. E’ accompagnata da profondo e rigenerante rilassamento e da modificazioni del funzionamento cerebrale, del sistema endocrino e dell’apparato cardiocircolatorio.
La Mindfulness insegna a:
- sviluppare la consapevolezza di sè
- accettarsi senza giudicarsi severamente
- raggiungere tolleranza e amore verso sé e verso gli altri
- sviluppare l’attenzione necessaria a non cadere in ruminazioni o automatismi mentali
- interrompere il flusso del pensiero erratico
- contrastare gli effetti dello stress sull’organismo
- aumentare le abilità cognitive necessarie per affrontare i momenti emotivamente più difficili